banner10.jpg

Ogni opera di LAURA BALASINI è un tassello della costruzione di un pensiero, sempre altamente propositivi e riesce a trasmettere all'osservatore un'emozione senza disegnare qualcosa di definito...

Laura Balasini è una pittrice astratta italiana che vive e lavora a Vimercate, Lombardia. Classe 1971. Ogni quadro dell'artista Balasini è realizzato in un unico esemplare. Ogni dipinto è eseguito su carta. I suoi quadri sono realizzati con bitume liquido, acquarello e materiali diversi. Molti dipinti non necessitano di cornice. Ogni anno Laura Balasini ha notevoli cambiamenti di stati d'animo e personalità. Questi stati d'animo risultano essere essenziali per l'esito finale di un'opera. I suoi dipinti sono contraddistinti per la varietà dei materiali e l'originalità. Ogni opera di laura Balasini è un tassello della costruzione di un pensiero, sempre altamente propositivi e riesce a trasmettere all'osservatore un'emozione senza disegnare qualcosa di definito, un sistema artistico simile alla tecnica dell'action painting e del dripping resa famosa in tutto il mondo negli anni '50 da Jackson Pollock, grande pittore internazionale.

Luciano Gimigliano Maestro d'arte contemporanea, 2016

banner11

Nel mondo della pittura contemporanea, Laura Balasini è una speranza certa.
Rivede la sua vita in uno specchio che deforma le immagini e le traduce nella sua realtà.

Con il nuovo millennio “nasce” la vena artistica di Laura Balasini, che viene al mondo nel 1971, a Vimercate nell'interland milanese, dove vive e lavora. Inizia studiando il suo mondo attraverso i volti della gente, osservandoli nei minimi particolari, e decodificandoli in una miriade di linee, più o meno curve, che la tengono imbrigliata in una sorta di “morsa” che la attanaglia in un susseguirsi di intricati pensieri e paure. Lei, che di professione fa la truccatrice di attrici e attori sul set, ne trasforma le espressioni ed i lineamenti, tanto da renderli, a volte, irriconoscibili nei tratti cos' da inventare dei personaggi esclusivi per le singole scene. Ed è proprio questo esercizio quotidiano che la “costringe” a ricomporre nella sua fantasia immagini insistenti, oniriche, buffe e tragiche, che ridisegna e rinchiude nelle sue linee.
Continua ad esternare queste sensazioni, con una fase nella quale propone lavori molto materici, scuri e cupi, come il periodo che attraversa. Compone sulla tavola, invisibili chiari progetti sempre alla ricerca di uno spiraglio di luce, di una via di uscita, di una via di fuga. Trascorre qualche anno e si confronta la nuova realtà: il mondo sud americano. Un viaggio a Cuba, la porta a fare i conti con una sorta di razzismo alla rovescia. E' lei “la diversa” in mezzo ad una bellissima popolazione di colore piena di gioia di vivere, di esuberanza e di apertura verso il nuovo, che si sente emarginata, diversa, triste, sola e cerca il suo volto fra mille e mille volti che la ricordano.

Bianca fra la gente di colore, assiste ad uno spettacolo musicale del “Medico della Salsa” che la travolge e la coinvolge. La ricerca nei volti del prossimo diventa quasi un'ossessione e la porta a fare e rifare i conti con i volti della gente. Produce una serie di lavori, a prima vista maniacali (perché a prima vista sembrano uguali), ma assolutamente unici se osservati uno per uno, come unici sono gli esseri umani che a prima vista sembrano simili. Non basta la diversità delle linee degli occhi o del colore della pelle per fare la differenza fra due persone, ma è quello che la persona vede, che la persona vive, che la persona ama, che la persona sente, che fa la vera differenza fra due esseri. Ed è proprio questo che Laura Balasini cerca negli sguardi che incontra, che ama e che porta stretti nel profondo dei suoi pensieri. Fra le sue mostre personali, citiamo quella del 2002 al “Solito posto” di Vimercate, dove hanno potuto ammirare le opere del periodo materico.

“Dipingere per Laura più di una passione è una esigenza. – come dice Simona Bartolena - Le sue opere sono l'espressione della sua realtà interiore, assecondano i suoi stati d'animo del momento e nascono da sensazioni, suggestioni e ricordi”.

Quest'artista, esprime le sue emozioni, attraverso le sue opere, con la stessa necessità che ha di respirare. Per lei dipingere equivale a compiere i gesti quotidiani di una vita normale ed è proprio attraverso la sua arte che trova la forza per vivere.

Massimo Diodato - Sottovoce Agosto 2005

banner2

Colore, segno, musicalità del dire e tematica, pervadono tutte le opere di questa artista che da tempo e con successo milita nel campo dell'arte contemporanea.
Ogni opera delinea un messaggio, partecipa un'emozione, consegna una tematica ad ogni fruitore e soprattutto a chi si avvicina al campo dell'arte per assaporarne l'essenzialità.
L'opera intitolata "emozioni fluttuanti" tratteggia cromaticamente un passaggio di vita in cui conflittualità e mistero si confondono.

Luciano Gimigliano

occhio1BNocchio2BN

La giovane pittrice
ha occhi larghi
che bevono il mondo
ha mani vibranti
con dentro il colore
ha, dentro di sé,
un piccolo o grande talento
che la spinge incessante a cercare,
che è gioia e tormento,
che lei grida
con punte di luce
che dipana potente
sulla tela o sul foglio
in nitidi segni o in macchie sfuocate
in figure precise o in mondi sgranati.
La giovane pittrice,
forse lei non lo sa,
inventa e riscrive
una storia d'amore,
che, dalle sue mani di studio severo e di libertà,
esce e cresce
ed entra negli occhi
e va molto più in là ...
Lei trova la pace
per un po' sulla tela
 e nel profondo le tace
per un po' quel tormento ...
Ma poi ricomincia
a bere con gli occhi
a studiare severa il segno e la luce
a inventare una storia
di bellezza e d'amore
che arriva negli occhi
e molto più in là.

Nella Galla, marzo 2013

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Cliccando sul bottone OK, acconsenti all’uso dei cookie.